Pasqua. Ancora una volta è Pasqua, almeno per oltre un miliardo di cristiani. Alla luce di ciò che sta accadendo alle porte di casa nostra, viene però spontaneo chiedersi: i cristiani come si apprestano a vivere la Pasqua? Ha ancora senso per loro celebrare la resurrezione del fondatore della loro fede, Gesù Cristo, che ha sconfitto la morte e salvato l’intera umanità dal peccato?
Non è una gigantesca antinomia festeggiare la Pasqua mentre milioni di cristiani di stanno uccidendo in un conflitto fratricida?
Come spiega monsignor Franco Cecchin in “A ciascun giorno la sua Parola” (Edizioni Àncora) «è dalla risurrezione che scaturisce la vita nuova e la missione della Chiesa. “È il Signore!”: e qui cambia davvero la nostra vita. Si inaugurano pagine nuove per la storia del mondo: è la sorpresa della Pasqua di Cristo.
Una sorpresa, un dono ora nelle nostre mani. Il nostro cantare “Alleluia” (Lode a te, Signore!), la vita fraterna nella comunità cristiana, la gratuità che la caratterizza, la spinta continua a testimoniare il Risorto, sono elementi sempre nuovi della sorpresa della Pasqua cristiana. E la sorpresa della Pasqua di Cristo può ancora coinvolgere il mondo di oggi se la nostra testimonianza non si riduce a dare buon esempio. Questo è certamente utile, ma la testimonianza è un’altra cosa.
La può dare solo chi è passato dalla morte alla vita; chi può confermare che la sua esistenza è cambiata e ha acquistato un senso da quando è stata illuminata dalla luce della Pasqua; chi ha fatto l’esperienza che la fede in Cristo risorto dà senso alle gioie e ai dolori, e illumina i momenti lieti e quelli dolorosi della nostra esistenza. Allora si può veramente testimoniare che Gesù è davvero risorto».
Il punto sta proprio qui: quanti sono coloro che hanno l’esistenza illuminata dalla fede in Cristo Risorto?
Davanti a tante ingiustizie e nefandezze che provocano sofferenze a milioni (miliardi?) di esseri umani, questa Pasqua 2024 potrebbe tornare ad essere un’occasione di grande riscossa per i cristiani autentici che, intensificando la preghiera, potrebbero impetrare la grazia di Dio per illuminare la mente di coloro che governano il mondo.
Chissà come reagirebbero Natanyahu, Biden, Zelensky, Putin alle parole della Lucia dei “Promessi sposi”: «Dio perdona tante cose per un atto di misericordia»?